Come calcolare il metabolismo?

Vi siete mai chiesti quale metabolismo abbiate?

Per perdere peso, è necessario conoscere il proprio metabolismo basale. Ma cos’è il metabolismo basale? È la quantità di calorie che il nostro corpo brucia a riposo per svolgere le funzioni vitali, come la respirazione, la circolazione del sangue e la regolazione della temperatura corporea. È, in sostanza, l’energia minima di cui il nostro corpo ha bisogno per sopravvivere. Tuttavia, è importante ricordare che il metabolismo basale è il fattore principale che, insieme con l’energia utilizzata per la digestione del cibo e per svolgere l’attività fisica, concorre al determinismo del dispendio energetico totale. Diversi fattori influenzano il metabolismo basale. Primo fra tutti, l’età: il metabolismo basale tende a diminuire con l’avanzare dell’età, a causa della perdita di massa muscolare. Il sesso è un altro fattore importante: gli uomini tendono ad avere un metabolismo basale più alto delle donne, in quanto hanno una percentuale di massa muscolare maggiore. Anche il peso influisce sul metabolismo basale: più una persona è pesante, più alto sarà il suo metabolismo basale. Inoltre, la statura e, conseguentemente, la superficie corporea svolgono un ruolo significativo nel determinare il metabolismo basale di una persona: più si è alti e più si brucia e viceversa. Infine, anche la temperatura ambientale e la dieta possono influenzare il metabolismo basale. Diventa, dunque, indispensabile conoscere l’entità del metabolismo basale di ciascuno di noi. Per calcolare il metabolismo basale esistono diversi metodi. Tra tutti il più accurato e preciso è rappresentato dalla bioimpedenziometria. Infatti, questa metodica strumentale, attraverso l’analisi della composizione corporea e la misurazione della massa muscolare, è in grado di stimare con estrema precisione il metabolismo basale. Lo strumento presenta una forma che ricorda una bilancia ma in realtà è una sofisticata apparecchiatura biomedicale all’avanguardia. Del resto, il metabolismo basale è un parametro fondamentale per chiunque sia interessato a perdere peso. Conoscere il suo valore aiuta a perdere peso combinando una dieta equilibrata con un’attività fisica regolare.

Metabolismo lento?

Chissà quante volte avrete sentito dire: “Mangia più di me, ma io ingrasso e lui no: perché?” Oppure: “Mangio poco e ingrasso subito, mentre lui può mangiare quello che vuole e rimane sempre uguale”. O ancora: “Perché, pur seguendo le indicazioni che a un amico o a una parente hanno fatto perdere i chili in eccesso, la stessa dieta su di me non ha effetto? E perché, pur avendo un commensale che fa sistematicamente il «bis», mi sento più appesantito di lui? Quante volte, al di là della stagione, è capitato di pronunciare o ascoltare queste parole? Inutile negarlo: a ciascuno di noi, almeno una volta nella vita. La risposta a questi quesiti è da ricercare nel profilo metabolico di ognuno di noi, il convitato di pietra che regola le oscillazioni del nostro peso corporeo. È questo elemento, più di qualsiasi falsa promessa, a spiegare perché due persone possono reagire in maniera diametralmente opposta, dopo aver consumato il medesimo pasto. Dunque, non esiste una dieta buona per tutti. Secondo studi recenti, infatti, esistono soggetti più propensi a ossidare i grassi e altri più inclini a fare lo stesso con gli zuccheri. Questi ultimi, pur seguendo una dieta normocalorica, guadagnano più peso nel tempo. Ciò accade perché non consumano tutti i grassi ingeriti con la dieta, ma li immagazzinano nel corpo come tessuto adiposo. Riserve che, poco alla volta, si espandono e spostano in avanti la lancetta della bilancia. Al di là di quello che mangiamo, dunque, è il nostro profilo metabolico a determinare il mantenimento di un adeguato girovita. Questo parametro è condizionato dalla genetica, dagli ormoni, dalla dieta e dallo stile di vita. Sapere se rientriamo in una o nell’altra tipologia può aiutarci a scoprire se siamo più o meno a rischio di guadagnare peso. Una risposta che, per gli esperti, può tradursi nell’opportunità di mettere a punto approcci personalizzati per combattere sovrappeso e obesità.

Risotto alle ortiche

Ingredienti (per una porzione)

Riso 80 gr.

80 gr. di germogli di ortica

Mezzo porro

Mezzo bicchiere di birra

Brodo vegetale

1 cucchiaino da caffè di olio extravergine di oliva

Sale

Pepe

Preparazione

Pulite e scottate i germogli di ortica in abbondante acqua salata, scolateli e tritateli; affettate sottilmente il porro e fatelo rosolare con il cucchiaino di olio in una pentola antiaderente, unite il riso e bagnate con la birra; salate, pepate e portate il riso a cottura bagnando con il brodo vegetale; 5 minuti prima di spegnere unite l’ortica.

Ricetta elaborata dallo Studio di Cure Naturali 

Professor Luca Mario PITROLO GENTILE 

Medico Dietologo e Nutrizionista

Tel. 0294964925

Tel. 0294602864

Whatsapp e Mobile 3331682902 

e-mail: lucamario.pitrologentile@virgilio.it

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