Dieta Dimagrante
L’obesità è una condizione clinica nella quale, a causa di un difettoso equilibrio fra introito calorico e consumo energetico, si verifica un aumento patologico del tessuto adiposo. Nell’uomo l’eccessivo accumulo di grasso si attua attraverso un aumento del volume e del numero delle cellule adipose ed è caratterizzato sostanzialmente da un esagerato e diffuso accumulo di trigliceridi. Esso può avere inizio in qualunque età della vita, si sviluppa progressivamente e può portare il peso del paziente a livelli estremamente elevati. La diminuzione dell’apporto calorico quotidiano costituisce l’approccio classico alla terapia dell’obesità. I trattamenti incentrati sulla restrizione calorica più impiegati sono il digiuno assoluto, il digiuno modificato, le diete ipocaloriche non bilanciate (proteiche, proteico-lipidiche, glucidiche) e le diete ipocaloriche bilanciate. Queste ultime sono le diete più comunemente prescritte, nelle quali viene consentito il consumo di una quantità di calorie che risulta di circa un migliaio inferiore, rispetto al fabbisogno calorico medio giornaliero del paziente. Questi regimi garantiscono la totale copertura delle necessità metaboliche, vitaminiche e minerali con una corretta ripartizione tra i macronutrienti (proteine, grassi e zuccheri). La terapia dietetica, come del resto gran parte della terapia medica, fonda il proprio risultato sulla capacità del medico di stabilire un rapporto solido e di fattiva collaborazione con il proprio paziente. In campo nutrizionale, segnatamente, è importante saper cogliere le necessità e i disagi del paziente soprattutto perché lo sforzo che gli viene richiesto non è di breve durata, come per la terapia farmacologica.
Non dimentichiamo, però, che qualunque dieta va personalizzata in base alle caratteristiche fisiche del soggetto e, segnatamente, in base ad età, statura, peso, sesso di appartenenza, metabolismo basale, attività fisica svolta.
Per informazioni e trattamenti:
Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
Medico Dietologo e Nutrizionista
Tel. 0294964925
Tel. 0294602864
Whatsapp e Cell. 3331682902
Dieta Metabolica
Se abbiamo il metabolismo lento, cosa possiamo fare per risvegliarlo? È possibile risvegliarlo seguendo un certo tipo di alimentazione, in particolare, una dieta sana ed equilibrata e praticando una regolare e costante attività fisica. Vi sono poi alcuni alimenti che possono aiutarci ad accelerare il metabolismo, quali cioccolato fondente, guaranà, tè verde, caffè e anche il pesce. In particolare, la frutta secca ci aiuta a bruciare i grassi: via libera, quindi, a noci, mandorle e pistacchi, ma senza esagerare, perché è piuttosto calorica. Anche i legumi quindi ceci, lenticchie e fagioli non possono mancare nella dieta perché sono altri alimenti che ci aiutano a dimagrire. Le spezie quali la cannella, peperoncino, zenzero ci aiutano a dimagrire perché ci fanno metabolizzare lo zucchero più velocemente. Sempre a proposito degli zuccheri, se il livello è troppo basso avvertiamo la fame, mentre se è troppo alto il pancreas secerne l’insulina. L’eccessivo consumo di carboidrati ad elevato indice glicemico favorisce, infatti, l’accumulo del tessuto adiposo. Per far sì, quindi, che l’insulina sia in equilibrio è necessario consumare alimenti a basso indice glicemico, quali ad esempio quelli integrali ricchi di fibre, associare al consumo di carboidrati quello di proteine proteine, come carni e pesci, mentre vanno limitati gli zuccheri semplici.
Non dimentichiamo, però, che qualunque dieta va personalizzata in base alle caratteristiche fisiche del soggetto e, segnatamente, in base ad età, statura, peso, sesso di appartenenza, metabolismo basale, attività fisica svolta.
Per informazioni e trattamenti:
Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
Medico Dietologo e Nutrizionista
Tel. 0294964925
Tel. 0294602864
Whatsapp e Cell. 3331682902
Dieta Sgonfiante
Il gonfiore addominale è provocato da un eccessivo accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino. Questo può variare durante la giornata, peggiorando dopo i pasti o diventando più evidente la sera, prima di coricarsi per il riposo notturno. Ricordiamo, però, che la produzione di gas a livello addominale è fortemente influenzata dalle nostre scelte alimentari ed è generalmente molto sensibile alla qualità e alla quantità degli alimenti assunti con la dieta. Durante la digestione, infatti, i batteri presenti nel tubo digerente trasformano gli alimenti e, attraverso il processo della fermentazione e della putrefazione, danno luogo alla produzione di gas. Per evitare l’eccessiva produzione di gas a livello addominale dobbiamo, dunque, limitare l’assunzione di quegli alimenti che più facilmente vengono sottoposti dai batteri al processo di fermentazione e putrefazione. Tra questi spiccano, per il loro naturale contenuto in gas, le bibite gassate e i vini frizzanti. Si aggiungono poi i farinacei come il pane, la pasta e tutti i prodotti da forno derivati dal frumento. Anche i latticini come il latte, lo yogurt e i formaggi entrano a pieno diritto in questo elenco. Infine, vanno aggiunti i legumi, alcuni tipi di ortaggi, come rape, verza, cavolfiore e cavoli, cipolle, cardi, aglio e peperoni, nonché castagne e frutta secca.
Non dimentichiamo, però, che qualunque dieta va personalizzata in base alle caratteristiche fisiche del soggetto e, segnatamente, in base ad età, statura, peso, sesso di appartenenza, metabolismo basale, attività fisica svolta.
Per informazioni e trattamenti:
Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
Medico Dietologo e Nutrizionista
Tel. 0294964925
Tel. 0294602864
Whatsapp e Cell. 3331682902