Se nel corso dell’anno c’è un periodo tanto atteso quanto temuto, questo è il periodo delle festività Natalizie. Chi lo attende sa che col suo arrivo vedrà comparire sulle tavole ogni sorta di leccornia, chi lo teme sa che col suo arrivo dovrà fare i conti col peso corporeo.
Del resto come biasimare chi si abbandonerà a qualche tentazione? La nonna diceva sempre: “Lo spirito è forte, ma la carne è debole!” Aumentano le occasioni per socializzare e, fatalmente, quelle per sedersi a tavola a mangiare, sia in ambito lavorativo, che in ambito amicale e familiare. In queste circostanze non è sempre facile resistere alle tentazioni, ma occorre derogare con giudizio. Molte pietanze e dolci natalizi hanno un elevato apporto calorico, derivato soprattutto da zuccheri e grassi. Stiamo parlando di prodotti come pandoro e panettone che arrivano nei supermercati già dalla fine ottobre. Può quindi capitare di acquistare e mangiare un panettone o un torrone settimane prima della Vigilia di Natale o dell’Epifania, continuando a consumarli fino a fine gennaio: questo può incidere parecchio sul nostro peso. Godiamoci le feste, ma cerchiamo di mangiare i dolci di questo periodo solo nelle feste comandate, non per due interi mesi e mai nel quotidiano.
ABBIATEGRASSO – Mercoledì 15 novembre
Il Prof. Luca Mario Pitrolo Gentile ha tenuto una conferenza, presso l’ex Convento dell’Annunciata, per parlare di un fenomeno inevitabile per tutti gli esseri viventi: l’invecchiamento.
In una parola è racchiuso il processo naturale, continuo e graduale di mutamento del corpo. L’insieme dei molteplici cambiamenti che avvengono nell’organismo, con il progredire dell’età, è una fase normale dello sviluppo biologico. Il punto di vista medico-scientifico rivela che l’invecchiamento consiste in un processo di degenerazione che coinvolge organi, tessuti e cellule arrivando alla fine della vita.
Ciò avviene a causa del progressivo indebolimento dell’organismo e rallentamento delle funzioni fisiologiche.L’inizio di questo processo avviene intorno ai 30 anni, dopo il raggiungimento della maturità. È interessantescoprire che le persone non s’interessano a questo inevitabile destino, finché i problemi non prendono ilsopravvento sulla salute. Alla conferenza erano presenti individui con un’età media elevata. In questo lungoperiodo della vita avviene una graduale diminuzione della funzionalità dei vari organi, oltre al progressivoaumento delle malattie croniche. I principali responsabili di tale declino sono i cosiddetti “Radicali Liberi”. Essisono atomi o molecole danneggiate che, a loro volta, deteriorano le cellule del corpo umano intaccando ilSistema Immunitario.
Il Prof. Pitrolo ha spiegato in modo semplice ed esaustivo il significato e la funzione dei Radicali Liberi, nonchécome prevenire i danni da loro causati all’organismo umano. Se tali molecole, o atomi, sono prodotte ineccesso attraverso le risorse interne dell’organismo, il metabolismo subisce un’alterazione che, a sua volta,danneggia i tessuti.
I danni ai tessuti prendono il nome di “Stress Ossidativo” e possono portare l’aterosclerosi e l’ipertensione, il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer, il diabete o l’obesità oppure i tumori. I fattori responsabili della produzione dei radicali liberi possono essere anche di tipo ambientale, come l’inquinamento o le droghe, il fumo attivo e passivo, l’alcol e i farmaci, i raggi ultravioletti e le radiazioni ionizzanti, lo stress psicofisico prolungato e alcuni additivi o sostanze tossiche presenti negli alimenti.
L’organismo usa naturalmente un sistema efficace per mantenere in equilibrio le funzioni vitali: gli antiossidanti. Essi sono degli enzimi in grado di decomporre e sequestrare gli agenti ossidanti. Essi riescono, di solito, a ripristinare gli atomi distrutti e i radicali liberi tornano a essere atomi sani. In alcuni casi è necessario aiutare questi enzimi assumendo con l’alimentazione integratori utili e cambiando stile di vita. Alcuni antiossidanti naturali sono la vitamina A, C, E, il selenio, il licopene e il coenzima Q10. Durante la lezione delProf. Pitrolo è emerso che l’esercizio fisico è utile per aumentare la quantità di energia prodotta dall’organismo, ma incrementa anche la produzione di agenti ossidanti.
Luca Mario Pitrolo Gentile è un medico dietologo nutrizionista, nato a Milano e residente in Abbiategrasso, appassionato cultore dello studio delle piante medicinali e della nutrizione umana. Ha insegnato medicina naturale presso diversi istituti culturali, tra cui la Fondazione Luigi Clerici di Abbiategrasso e la Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo.
Sul finire della conferenza il Prof. Pitrolo si è reso disponibile per maggiori informazioni rispondendo alle domande del pubblico in sala. Egli ricorda che sul suo sito www.lucamariopitrologentile.it è possibile trovare tutte le informazioni utili riguardo allo “Studio di Cure Naturali”. Il Professore ha collaborato con varie testate della Casa Editrice Arnoldo Mondadori, come Star Bene e Marie Claire, e con Rai 2 per la realizzazione del programma “Segreti per voi”. Ci si auspica di vedere altri programmi culturali, a favore della salute dell’individuo, sui mezzi di comunicazione di massa. L.C.
Se nel corso dell’anno c’è un periodo tanto atteso quanto temuto, questo è il periodo delle festività Natalizie. Chi lo attende sa che col suo arrivo vedrà comparire sulle tavole ogni sorta di leccornia, chi lo teme sa che col suo arrivo dovrà fare i conti col peso corporeo.
Del resto come biasimare chi si abbandonerà a qualche tentazione? La nonna non diceva sempre: “Lo spirito è forte, ma la carne è debole!” Aumentano le occasioni per socializzare e, fatalmente, quelle per sedersi a tavola a mangiare, sia in ambito lavorativo, che in ambito amicale e familiare. In queste circostanze non è sempre facile resistere alle tentazioni, ma occorre derogare con giudizio. Molte pietanze e dolci natalizi hanno un elevato apporto calorico, derivato soprattutto da zuccheri e grassi. Stiamo parlando di prodotti come pandoro e panettone che arrivano nei supermercati già dalla fine ottobre. Può quindi capitare di acquistare e mangiare un panettone o un torrone settimane prima della Vigilia di Natale o dell’Epifania, continuando a consumarli fino a fine gennaio: questo può incidere parecchio sul nostro peso. Godiamoci le feste, ma cerchiamo di mangiare i dolci di questo periodo solo nei pochi giorni deputati, non per due interi mesi e mai nel quotidiano.
I dolci del periodo natalizio sono tanti e nel nostro paese variano da regione a regione. Analizzarli tutti richiederebbe un libro, ma fortunatamente, dal punto di vista degli ingredienti e del valore calorico, si assomigliano molto. Vediamo quindi in dettaglio alcuni dei dolci di Natale più diffusi e analizziamo la loro tabella nutrizionale per assumerli consapevolmente.
PANETTONE: 100 grammi di panettone classico contengono mediamente 56.2 g di carboidrati, di cui 30.3 g di amidi e 22.9 g di zucchero, 10.7 g di grassi e 6.4 g di proteine, per un apporto calorico di 337 calorie (kcal) per etto. Attenzione però alle quantità, perché un panettone da 1 kg viene solitamente diviso in 6 fette, quindi circa 166 g l’una, e, in questo caso, le calorie diventano circa 510 kcal per fetta.
PANDORO: 100 grammi di pandoro contengono mediamente 49 g di carboidrati, di cui 22 g di zucchero, 20 g di lipidi (di cui 13 g di grassi saturi), 8.2 g di proteine, per un apporto calorico di 390 kcal per etto. Anche in questo caso, una fetta media può essere di 150 g e apporta circa 585 kcal.
TORRONE: 100 grammi di torrone alla mandorla contengono mediamente 52 g di zucchero, 26.8 g di grassi e 10,8 g di proteine, per un apporto calorico di 479 kcal. Tra una chiacchiera e un’altra, 100 g di torrone si mangiano in 5 minuti.
PASTA DI MANDORLE: 100 grammi di pasta di mandorle contengono mediamente 54.6 g di zucchero, 23.4 g di grassi e 9.9 g di proteine, per un apporto calorico di 455 kcal. Una fragola o arancio di pasta di mandorle può pesare circa un etto.
CIOCCOLATO AL LATTE: 100 grammi di cioccolato al latte contengono mediamente 50.5 g di zucchero, 36.3 g di grassi (10 mg di colesterolo) e 7.3 g di proteine, per un apporto calorico di 552 kcal. In media, una tavoletta da 100 g è fatta di 20 quadratini di cioccolata, pertanto, anche solo mangiandone due, introdurremo 55 kcal.
PANPEPATO: 100 grammi di panpepato contengono mediamente 47.8 g di carboidrati, di cui 30.8 g di zuccheri, 26.2 g di lipidi (di cui 2.9 g di grassi saturi) e 9.3 g di proteine, per un apporto calorico di 585 kcal. Un piccolo pezzo di panpepato pesa circa 30 g e può apportare 195 kcal.
PANFORTE: 100 grammi di panforte contengono mediamente 59 g di carboidrati, di cui 28.7 g di zuccheri, 14.2 g di lipidi (di cui 1.0 g di grassi saturi) e 5.13 g di proteine, per un apporto calorico di 392 kcal. Un piccolo pezzo di panforte pesa circa 30 g, pari a circa 130 kcal.
CARAMELLE: 100 gr di caramelle apportano mediamente 91.6 g di zuccheri, 0 g di lipidi e 0 g di proteine, per un apporto calorico medio di 344 kcal. Le caramelle non sono tutte uguali ma, generalmente, possiamo dire che pesano 5 g cadauna e apportano circa 18 kcal.
MARRON GLACE’: 100 grammi di marron glacé contengono mediamente 76 g di carboidrati, di cui 58 g di zuccheri, 0.5 g di grassi e 5.13 g di proteine, per un apporto calorico di 325 kcal. Un marrone intriso di sciroppo di zucchero e glassato pesa circa 20 g e apporta 65 kcal, mangiarne 3 o 4 è un attimo.
Studio di Cure Naturali
Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
Medico Dietologo e Nutrizionista
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