Un chilo in più? Sarà grasso o ritenzione?

Entra un paziente nel mio studio e mi chiede preoccupatissimo:” Dottore cosa succede al peso dopo un’abbuffata?”L’andamento del peso è condizionato più quello che si mangia quotidianamente che da quello che si mangia solo occasionalmente. Quindi, non ci si deve preoccupare se si è consumato un pranzo o una cena troppo abbondante: sarà sufficiente prendere in mano la situazione e mettere in atto alcuni utili rimedi, riprendendo a mangiare in modo regolare e sano. Se ci si pesa dopo un pasto molto ricco di calorie, non di rado si osserva che il peso corporeo è aumentato di almeno 1 kg. Ma non bisogna preoccuparsi, infatti, gran parte di questo aumento, ottenuto dopo una sola abbuffata, sarà semplicemente dovuto all’acqua e alla ritenzione idrica. Se, invece, si introducono sistematicamente tante calorie in eccesso rispetto al nostro fabbisogno energetico per un periodo di tempo lungo e a tutti i pasti (magari muovendoci anche poco), l’aumento del peso corporeo sarà sicuramente dovuto all’incremento della massa grassa. Il consumo sporadico di grandi quantità di cibi troppo salati fa inevitabilmente trattenere all’organismo più liquidi, che poi nei due o tre giorni successivi all’abbuffata si assesteranno, facendo tornare al peso abituale. Bisogna, dunque, restare tranquilli: non è grasso, ma acqua da eliminare. L’importante, dopo l’abbuffata, è organizzare i pasti giornalieri, programmando colazione, pranzo, cena e spuntini, senza mai saltare i pasti, ma riprendendo una regolare alimentazione, sana e naturale.

E’ vero che dopo un’abbuffata tutto è perduto?

La domanda che in questi giorni mi hanno rivolto più frequentemente i pazienti è stata: “Dottore è vero che dopo un’abbuffata tutto è perduto?” Cosa pensate che abbia risposto? Durante le festività natalizie, in compagnia di familiari, parenti e amici, esagerare un po’ a tavola è stato inevitabile. Ma può bastare questo solo a vanificare tutti i sacrifici compiuti nei mesi precedenti per dimagrire? Assolutamente no! Certamente quando il nostro organismo viene sottoposto ad un maggior carico di lavoro, si ribella e ci presenta il conto. Assai spesso, dopo un pasto abbondante, si avverte un’eccessiva sensazione di sazietà, di gonfiore e di pesantezza. Inoltre, un’abbuffata può provocare anche una sensazione generale di malessere, a volte accompagnata da nausea e stanchezza. Ma in realtà più che dai disturbi fisici, dopo un’abbuffata, si viene tormentati dai disturbi psicologici. Infatti, la consapevolezza di aver ceduto alle tentazioni del cibo può scatenare sensi di colpa, soprattutto se si sta cercando di controllare il proprio peso corporeo. Tuttavia, anche se potrà sembrare strano, sentirsi in colpa in queste circostanze è assolutamente inutile, in quanto non basta una sola abbuffata a fare aumentare di peso o a far comparire il diabete e l’ipercolesterolemia. È importante ricordare che, se anche ci si concede uno o due giorni di lauti pasti, non significa per questo aver vanificato tutti i sacrifici affrontati con la dieta, al contrario. Basta rimettersi in carreggiata e mangiar sano, iniziando a seguire la dieta disintossicante, per fare in modo che l’abbuffata resti solo un episodio sporadico.

Articolo di gennaio 2024

Feste di Natale: come fare per mangiare e non ingrassare?

Le feste di Natale prevedono una vigilia festosa la sera del 24, poi, a seguire, un pranzo il giorno di Natale e ancora un altro pranzo il giorno di Santo Stefano. Proseguendo ci rimettiamo a tavola per festeggiare con una cena l’ultimo dell’anno, con un pranzo il primo dell’anno e concludiamo, in bellezza, con i bagordi del giorno della Befana. Ammesso e non concesso che vada bene, abbiamo festeggiato 5 ricorrenze che prevedono cene o pranzi decisamente festaioli ed abbondanti. Ognuno di questi pasti può “pesare” da 3000 a 6000 calorie (Kcal). Per restare mediamente bassi calcoliamo che ogni giornata di festa, tra colazione con un po’ di panettone, pranzo o cena festaioli e qualche brindisi augurale con amici e parenti, possa apportare 4.000 Kcal. Aggiungendo altre calorie extra derivate da altri alimenti che in quei giorni circolano per casa come pandoro, cioccolata, torroni, marron glacé, salumi e frutta secca, è probabile ritrovarsi a metà gennaio con 3 o 4 chili in più. Non possiamo non festeggiare, certamente, ma nemmeno ingrassare! Le feste di Natale sono le più importanti dell’anno: se non le festeggiassimo a tavola che feste sarebbero? In questo periodo, però, non ci sono 15 feste, bensì al massimo 5 o 6. Cominciamo, quindi, a regolarci e prometterci che durante i giorni “di mezzo” rispetteremo il nostro bilancio calorico. Per non farci del “male” dovremo imporci che anche che se festeggeremo la vigilia non festeggeremo allo stesso modo il giorno di Natale e viceversa, visto che anche il giorno di Santo Stefano ci darà un’altra occasione per stare a tavola. Dopo aver festeggiato e mangiato fino a notte fonda l’ultimo dell’anno, cercheremo di moderare il pasto del primo gennaio e festeggeremo solo il giorno della befana.

Ma è vero che dopo un’abbuffata tutto è perduto?

Durante le festività natalizie, in compagnia di familiari, parenti e amici, esagerare un po’ a tavola è normale. Il nostro organismo, però, e, soprattutto, il nostro apparato digerente, se viene sottoposto ad un maggior carico di lavoro, si ribella e ci presenta il conto. Pertanto, assai spesso, dopo un pasto abbondante, si avverte un’eccessiva sensazione di sazietà, di gonfiore e di pesantezza. Inoltre, un’abbuffata può provocare anche una sensazione generale di malessere, a volte accompagnata da nausea e stanchezza. Ma non basta perché ai disturbi fisici vanno ad aggiungersi anche quelli psicologici. Infatti, la consapevolezza di aver ceduto alle tentazioni del cibo può scatenare sensi di colpa, soprattutto se si sta cercando di controllare il nostro peso corporeo. Tuttavia, anche se potrà sembrare strano, sentirsi in colpa in queste circostanze è assolutamente inutile, in quanto non basta una sola abbuffata a fare aumentare di peso o a rischiare il diabete e l’ipercolesterolemia (colesterolo alto). È importante ricordare che, se anche ci si concede uno o due giorni di lauti pasti, non significa per questo aver vanificato tutti i sacrifici affrontati con la dieta, al contrario. È proprio questo il momento giusto di mettere in atto alcune strategie pratiche per rimettersi subito in carreggiata e continuare a mangiar sano, facendo in modo che l’abbuffata resti solo un episodio sporadico.

Cosa succede al nostro peso dopo un’abbuffata?

L’andamento del peso è condizionato più quello che si mangia quotidianamente che da quello che si mangia solo occasionalmente. Quindi, non ci si deve preoccupare se si è consumato un pranzo o una cena troppo abbondante: sarà sufficiente prendere in mano la situazione e mettere in atto alcuni utili rimedi, riprendendo a mangiare in modo regolare e sano. Se ci si pesa dopo un pasto molto ricco di calorie, non di rado si osserva che il peso corporeo è aumentato di almeno 1 kg. Ma non bisogna preoccuparsi, Infatti, gran parte di questo aumento, ottenuto dopo una sola abbuffata, sarà semplicemente dovuto all’acqua e alla ritenzione idrica. Invece, se si introducessero sistematicamente tante calorie in eccesso rispetto al nostro fabbisogno energetico per un periodo di tempo lungo e a tutti i pasti (magari muovendoci anche poco), sicuramente l’aumento di peso corporeo sarebbe dovuto all’incremento della massa grassa. Il consumo sporadico di grandi quantità di cibi troppo salati fa inevitabilmente trattenere all’organismo più liquidi, che poi nei due o tre giorni successivi all’abbuffata si assesteranno, facendo tornare al peso abituale. Bisogna, dunque, restare tranquilli: non è grasso, ma acqua da eliminare. L’importante, dopo l’abbuffata, è organizzare i pasti giornalieri, programmando colazione, pranzo, cena e spuntini, senza mai saltare i pasti, ma riprendendo una regolare alimentazione, sana e naturale.

Studio di cure naturali

Professor Luca Mario PITROLO GENTILE 

Medico Dietologo e Nutrizionista

Tel. 0294964925

Tel. 0294602864

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e-mail: lucamario.pitrologentile@virgilio.it

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