Quali integratori riducono il gonfiore?

Premesso che qualunque schema dietetico, anche se prescritto per la cura del semplice gonfiore addominale, necessita di personalizzazione, a fronte di un preliminare esame della composizione corporea del paziente, ricordiamo che gli alimenti responsabili di causare meteorismo e gonfiore addominale sono soprattutto legumi, latticini, cereali integrali, alcuni tipi di verdure e alcuni tipi di frutta. Benché in presenza di meteorismo, questi alimenti necessitino di essere razionati, è impensabile, nell’ambito di uno corretto regime alimentare, abolirli completamente.

Pertanto, per promuovere la riduzione del gonfiore addominale, è utile associare alla dieta integratori naturali quali, finocchio, anice, carvi, cumino, coriandolo. Da soli o, meglio, in associazione, questi rimedi naturali impediscono l’eccessiva formazione di gas all’interno dell’apparato digerente, prevenendo e curando sia il meteorismo che il conseguente gonfiore addominale. Per facilitarne l’assunzione è possibile ricorrere a tisane composte e preparate come decotti o a elisir da assumere puri o diluiti in acqua. Segnatamente, gli elisir sono miscele di acqua, alcol, zucchero ed erbe che risultano facili da assumere, gradevoli al palato ed estremamente efficaci. Non deve spaventare gli astemi la presenza di alcol in quanto si tratta quasi sempre di una quantità bassissima, necessaria del resto per l’estrazione dei principi attivi dalle erbe e per la loro conservazione. Né deve spaventare i pazienti in sovrappeso la presenza dello zucchero in quanto si tratta quasi sempre di sorbitolo, uno zucchero molto gradevole ma non assorbibile e per ciò stesso privo di calorie, necessario del resto, come l’alcol, per l’estrazione dei principi attivi dalle erbe e per la loro conservazione.

Quali sono gli alimenti che provocano più frequentemente gonfiore addominale?

I cibi che, una volta giunti nell’intestino, fermentano e producono gas, creando tensioni a livello addominale, sono quelli che contengono maggiori quantità dei cosiddetti foodmap, i carboidrati responsabili del gonfiore. Nessun alimento è privo di foodmap, ma alcuni ne contengono più di altri: ecco perché è fondamentale imparare a distinguerli e a moderarne il consumo per una settimana al mese senza, tuttavia, eliminarli del tutto. I benefici saranno immediati.

Del resto e scelte alimentari incidono fortemente sulla produzione di gas a livello intestinale sia direttamente che indirettamente. Occorre evitare particolarmente, bibite gassate, spumanti e vini frizzanti, mollica del pane, alimenti industriali molto lievitati compreso il pane in cassetta, maionese o altre salse elaborate, panna montata, frappè, frullati e altri cibi ricchi di aria, dolci, chewing-gum, caramelle, alimenti dolcificati con polialcoli (sorbitolo, mannitolo, xilitolo).

Su indicazione del medico o con il suo assenso, è possibile utilizzare preparati presenti in commercio contenenti l’enzima alfa-galattosidasi in grado di degradare alcune delle componenti di legumi, frutta, verdura e cereali che fermentando possono contribuire al meteorismo oppure prodotti come carbone vegetale, argilla e simeticone in grado di legarsi e intrappolare nella propria struttura sostanze gassose facilitandone l’eliminazione.

Con quali meccanismi s’instaura il gonfiore addominale?

Il gonfiore è legato al meteorismo, una condizione clinica che fa riferimento ad un accumulo eccessivo di gas nel tratto digerente e che si manifesta con un senso di ripienezza e di distensione addominale. Questi sintomi si accompagnano ad emissione di gas e a rumori intestinali percepibili e, diciamolo pure, quasi sempre sgradevoli. Del resto l’apparato digerente normalmente contiene numerosi gas (ossigeno, azoto, anidride carbonica, metano, idrogeno) che derivano dall’ingestione di aria, dalle reazioni fra secreti acidi e alcalini, da processi fermentativi intestinali. Il loro volume può variare a seconda dei soggetti e, nello stesso individuo, può subire di giorno in giorno delle fluttuazioni anche molto ampie. Può trattarsi solo di un disturbo o essere sintomo di altre patologie quali la sindrome del colon irritabile, intolleranze alimentari, dispepsia, stipsi, disbiosi intestinale e può essere strettamente correlato a fattori psicologici quali ansia, depressione, insonnia. Tuttavia, la maggior parte dei gas intestinali deriva dall’ingestione dell’aria mentre si deglutiscono cibi e bevande, definita aerofagia, e può diventare eccessiva per alcune persone sia durante il pasto, sia in altre occasioni con conseguente comparsa di eruttazioni. Alla base di questa condizione esistono cattive abitudini igienico-alimentari (pasti frettolosi, parlare durante il pasto, masticazione di gomme, eccesso di bevande gassate e altre ancora), oltre alla composizione di alcuni alimenti che, essendo ricchi di zuccheri e di cellulosa, provocano una maggior fermentazione intestinale da parte della flora batterica (microbiota).

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