Il P.A.N. (Programma di Alimentazione Naturale):
è stato introdotto per la prima volta nel 1988
è stato interamente ideato dal Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
è stato applicato su una vastissima casistica di patologie e di pazienti
è giunto alla sua trentesima edizione
viene aggiornato annualmente in base agli studi pubblicati sulla letteratura scientifica
è organizzato in fase di preparazione, fase di dimagrimento e fase di mantenimento.
La fase di preparazione prevede:
addestramento
visita (anamnesi, antropometria, bioimpedenziometria, adipometria, esame radicali)
elaborazione della dieta.
La fase di dimagrimento prevede un regime alimentare che:
si fonda sull’alimentazione naturale
esclude il consumo di alimenti manipolati dall’industria
propone alimenti privi di additivi coloranti, conservanti ed aromatizzanti
prevede la stretta integrazione tra dietoterapia, fitoterapia e fisioterapia
viene personalizzato in base alle caratteristiche individuali del soggetto
è costituito da numerosi schemi alimentari
dispone che gli schemi alimentari vengono cambiati ad ogni visita di controllo
associa agli alimenti, gli aromi naturali, come esaltatori di sapidità
aggiunge agli schemi alimentari tisane dagli effetti disintossicanti
prescrive rimedi naturali che favoriscono la perdita di peso
suggerisce che le visite di controllo abbiano cadenza mensile
garantisce la perdita di un Kg alla settimana, pari ad una media di quattro Kg al mese
permette una perdita di peso che può giungere fino ad un massimo di 80 chilogrammi.
La fase di mantenimento prevede:
la somministrazione di uno schema alimentare diverso da quello dimagrante, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, ispirato alla tecnica di scambio degli alimenti in seno ai gruppi alimentari che non permette più di riprendere i Kg persi.
In conclusione, gli strumenti del programma P.A.N. sono la dieta alimentare, i rimedi naturali e l’attività fisica elaborati in forma personalizzata, tenendo conto delle sue caratteristiche fisiche, delle sue abitudini alimentari e delle sue esigenze organizzative.
Bisogna sempre ricordare che la dieta, in particolare quella elaborata per una situazione patologica come l’eccesso ponderale, deve essere considerata uno strumento terapeutico e come tale va seguita con la massima cura, evitando modifiche od interruzioni, anche temporanee, del piano nutrizionale programmato.