Articolo di novembre 2024

Proteine a pranzo?

In un regime dietetico equilibrato, il pranzo gioca un ruolo cruciale, tanto più se si è a dieta dimagrante. È il pasto che può fornire l’energia necessaria per affrontare il resto della giornata, evitando cali di concentrazione e stanchezza. Un pranzo dietetico dovrebbe includere una grande varietà di alimenti che forniscono nutrienti essenziali.

Le proteine magre, come il pollo, il pesce o i legumi, sono fondamentali per il mantenimento della massa muscolare.

I carboidrati complessi, presenti in alimenti come la quinoa, l’avena o i cereali integrali, forniscono energia duratura.

Non bisogna dimenticare l’importanza delle verdure, ricche di fibre, vitamine e minerali, che contribuiscono al senso di sazietà e promuovono la salute digestiva.

Quindi, il pranzo ideale dovrebbe prevedere soprattutto il consumo un alimento proteico accompagnato da una limitata quantità di pane e da verdura e frutta abbondanti. Le proteine andrebbero consumate, preferibilmente, a pranzo e non cena in quanto per la loro digestione impegnano molto l’apparato digerente. Inoltre andrebbero consumate tutte a rotazione nell’arco della settimana. Gli alimenti ricchi di proteine dovrebbero essere presenti a ogni pranzo e in una dieta varia ed equilibrata, si dovrebbero, quindi, consumare a rotazione:

1. Formaggi: due o tre volte a settimana come secondo piatto, non come fuori pasto. Bisognerebbe alternare i formaggi teneri (100 g a porzione), come stracchino, crescenza, mozzarella, caciottina fresca, etc., a quelli semi-duri o duri (50 g a porzione) come il Grana Padano DOP.

2. Carne: tre o quattro volte a settimana (100 g a porzione), preferendo la carne bianca scelta nei tagli più magri. Andrebbe consumata principalmente alla piastra, cucinata in padella antiaderente (senza aggiungere olio) o anche cruda, in carpaccio, se igienicamente sicura.

5. Pesce: non meno di tre volte a settimana (150 g a porzione), alternandone la qualità (es. pesce azzurro, salmone, tonno, etc.). Andrebbe cucinato preferibilmente al forno, al vapore, in padella antiaderente (senza aggiunta di olio) o crudo, se prima è stato abbattuto. Si può consumare anche pesce surgelato.

3. Salumi: una volta a settimana (70 g a porzione), in alternativa al secondo piatto. Preferire i salumi più magri e senza grasso visibile, come bresaola, prosciutto cotto o crudo, speck, arrosto di pollo o di tacchino.

4. Uova: due a settimana. Si possono consumare sode, alla coque, in camicia, ma anche in padella antiaderente sotto forma di frittata, all’occhio di bue o strapazzate (senza aggiunta di olio).

5. Legumi: almeno due volte a settimana (150 g a porzione per quelli freschi, 50 g per quelli secchi), alternandone la qualità (es. fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie, etc.). Preferire i legumi secchi o congelati, se si utilizzano quelli in scatola o in vetro è bene sciacquarli abbondantemente prima di consumarli per eliminare il sale in eccesso. Chi ha problemi di meteorismo può consumarli frullati o passati, anche in minestrone.

In conclusione, le proteine, se inserite in un pasto bilanciato (con carboidrati, fibre e la giusta quantità di grassi), rallentano lo svuotamento gastrico ed inducono, quindi, sazietà. È dunque opportuno inserire una fonte proteica, soprattutto, a pranzo. La quantità di proteine necessaria dipende dal nostro peso corporeo: è perfettamente inutile assumerle in eccesso, poiché il nostro corpo non sarà in grado di metabolizzarle. Il rischio è quello di compromettere la salute di reni e fegato, che vengono sovraccaricati dal lavoro che devono fare per smaltire gli aminoacidi in più. Facciamo un esempio: un uomo di 80 kg ha bisogno di minimo 64 g e massimo 120 g di proteine al giorno (quindi tra 0.8 g e 1.5 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo). Non dobbiamo dimenticare che le proteine si trovano in molti alimenti, anche vegetali, come i legumi, non solo nelle carni.

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