Durante i normali processi metabolici vengono prodotti i radicali liberi, molecole estremamente reattive che, legandosi a proteine e materiale genetico, possono danneggiare il nostro organismo. Tra i bersagli dei radicali liberi si annoverano anche le cellule nervose che nel cervello sono deputate alla soppressione del senso di fame. Recenti ricerche hanno dimostrato che le cellule cerebrali che controllano l’appetito con l’età tendono a degenerare, provocando un aumento della fame e un potenziale incremento del peso. Da queste ricerche è emerso che le cellule che presiedono ai meccanismi di soppressione della fame vengono attaccate dai radicali liberi poco dopo i pasti e che la degenerazione è tanto più marcata quanto più l’alimentazione è ricca di carboidrati semplici (dolci). Si viene così a creare una situazione squilibrata fra il bisogno di cibo e i messaggi inviati al cervello per indicare di sospendere l’alimentazione. Va da sé che neutralizzare i radicali liberi ripristini l’equilibrio perduto, permettendo alle cellule nervose che si trovano nel cervello di sopprimere la fame e aiutando cosi un soggetto a dimagrire.