Articolo di aprile 2025

Alimenti funzionali naturali

Erbe spontanee commestibili

Cicoria, Tarassaco, Borragine, Asparago selvatico, Spinacio di montagna e tante altre ancora, sono ovunque, tanto in campagna quanto in città, sul ciglio delle strade, nei campi incolti, negli orti e nei giardini. Erbe spontanee, selvatiche, infestanti ma anche commestibili, questi preziosi vegetali, spregiativamente chiamati “erbacce”, sono preziosi alleati di chi voglia nutrirsi in maniera naturale e, perché no, anche dietetica. Vere campionesse nella lotta per la sopravvivenza, queste erbe sono state per secoli preziose alleate dell’umanità, nei periodi di abbondanza come in quelli di carestia, e l’umanità le ha ricambiate ricoprendole di significati, miti e leggende, per poi raccoglierle e classificarle negli erbari dei botanici. Nonostante i diserbanti, l’agricoltura intensiva e la perdita della memoria collettiva, ora, come allora, le erbe selvatiche, sono lì, a nostra disposizione, assolutamente gratuite e deliziosamente buone. Conoscendole meglio, guarderemo con altri occhi l’ambiente naturale nel quale vivono e ciò che porteremo in tavola avrà un sapore davvero diverso. Infatti, le “erbacce” altro non sono che alimenti funzionali naturali. Sono, cioè, alimenti caratterizzati da effetti addizionali dovuti a componenti, generalmente non nutrienti, naturalmente presenti al loro interno che, consumati come parte integrante di un regime alimentare normale, interagiscono più o meno selettivamente con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo, portando ad effetti positivi sul mantenimento dello stato di salute e alla prevenzione delle malattie. Quindi, largo a vellutate, frittate o risotti con erbe selvatiche, spontanee e commestibili. Esistono più di 158 erbe come lascito della grande cucina popolare italiana. La raccolta delle erbe ha rappresentato nella storia della gastronomia italiana l’esempio forse più plastico di una cucina legata al territorio e alle stagioni, frutto del rapporto atavico tra natura e comunità umane. Le “erbacce”, quindi, rappresentano il patrimonio gastronomico, tradizionale e culturale lasciatoci in eredità dai nostri antenati. Il suo recupero, oltre a stimolare la conoscenza per l’ambiente naturale dal quale siamo circondati, oltre ad arricchire di fantasia e di sapore la nostra cucina, rappresenta un arsenale terapeutico a disposizione di chi voglia alimentarsi in maniera naturale. Ma l’alimentazione naturale rappresenta il presupposto per non ingrassare, dimagrire e soprattutto mantenere salute e benessere. Quando una dieta, che sia elaborata per la cura di una patologia o per il dimagrimento, prevede la presenza di piatti confezionati con queste erbe dimostra un’efficacia raddoppiata. Tutte queste erbe possidono proprietà che, vanno ben oltre il semplice potere nutritivo. Il Luppolo aiuta a dimagrire, il Tarassaco cura il fegato grasso, la Bardana abbassa la glicemia nei diabetici, l’Asparago aumenta la diuresi e combatte la ritenzione idrica e questi sono solo alcuni degli innumerevoli esempi di come le erbe possano aiutarci a migliorare salute e benessere. Tuttavia, questi alimenti funzionali naturali trovano impiego soprattutto in dietetica e nutrizione per varie ragioni. In primo luogo insaporiscono le pietanze e rendono più gradita qualunque dieta, specialmente quelle redatte a scopo dimagrante. Poi, in virtù delle loro proprietà, aiutano a dominare i disturbi da cui sono più frequentemente affetti i soggetti in sovrappeso, quali metabolismo lento, ritenzione idrica, gonfiore addominale, fame nervosa e così via dicendo. Infine, a motivo del loro particolare contenuto in sostanze antiossidanti, migliorano la sensazione di benessere, ritardano l’invecchiamento e prevengono le malattie più diffuse nei Paesi Occidentali.

Ricordo solo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’evidenza di salute pubblica più consolidata nel corso degli anni, sempre più avvalorata da dati scientifici e osservazioni epidemiologiche, è che il consumo adeguato di verdura costituisce un importante fattore di protezione nei confronti delle malattie cronico-degenerative, con particolare riguardo per le malattie cardiovascolari e i tumori. Si tratta di componenti talmente essenziali di una dieta sana ed equilibrata che sono gli unici ad essere sempre raccomandati in ogni documento di salute pubblica e prevenzione. La verdura apporta acqua, fibra, vitamine, minerali e sostanze bioattive, componenti, questi ultimi, di grande interesse per la salute. Inoltre, dettaglio non trascurabile, un’elevata assunzione di verdura permette di ridurre la densità energetica della dieta, sia perché il loro tenore in grassi e il loro apporto calorico complessivo sono limitati, sia perché il loro potere saziante è particolarmente elevato.

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