Quale alimentazione seguire per combattere la cellulite?
Ricordate che esistono alimenti amici e alimenti nemici della cellulite. L’acqua è amica, Il sale è nemico. Il primo comandamento da osservare, dunque, è bere molto. Infatti, l’errore che più frequentemente viene commesso dai soggetti affetti da cellulite consiste nel bere poca acqua durante la giornata. La corretta idratazione prevede un consumo di acqua che va da 8 a 10 bicchieri al giorno, corrispondenti a circa 1.5-2 L. Alcuni sostengono che le acque oligominerali, rispetto a quelle mineralizzate, contrastino meglio la cellulite ma si tratta di una notizia falsa, poiché ciò che più conta non è la qualità bensì la quantità di acqua assunta giornalmente.
Oltre ad una corretta idratazione, per evitare la ritenzione idrica e il conseguente peggioramento della cellulite è opportuno evitare i cibi che, causando ritenzione idrica, favoriscono il ristagno linfatico e venoso. Tra questi ricordiamo in primo luogo il sale. È consigliabile ridurre al minimo il sale aggiunto alle pietanze per insaporirle (es. nell’acqua di cottura della pasta, nell’insalata, nelle verdure, etc.) poiché è un’importante fonte di sodio, elemento con un ruolo primario nella distribuzione dei liquidi corporei. Non dimentichiamo che un suo eccesso favorisce il ristagno dei liquidi. Come fare allora per insaporire i primi piatti e i passati di verdure? Semplice! Al posto del sale, è possibile utilizzare le spezie oppure un cucchiaino di formaggio grana grattugiato. Per ridurre l’ingestione di ingenti quantità di sale, inoltre, bisogna evitare anche il consumo di quei cibi che per la loro conservazione richiedono il processo di salagione come i cibi in salamoia, gli insaccati come salsiccia, salame, coppa, i formaggi stagionati e il pesce affumicato sottovuoto.
Tuttavia, anche se potrà sembrare strano, vanno limitati anche legumi, pomodori pelati, zuppe, carni, tonno ed altri alimenti in scatola, in quanto per la loro conservazione prevedono l’aggiunta di considerevoli quantità di cloruro di sodio. In conclusione è bene rimarcare che una dieta sana può migliorare la pelle e il tessuto connettivo rendendoli più forti, più sani e più elastici. Mangiare bene e rimanere idratati eviterà, quindi, la ritenzione idrica che esacerba la comparsa della cellulite.
Ma quando l’alimentazione risulta insufficiente, a quali trattamenti è possibile ricorrere per combattere la cellulite? Tra i vari trattamenti proposti in passato per la cura della cellulite l’approccio naturale con erbe medicinali o con i loro derivati è quello che ancor oggi offre considerevoli garanzie di riuscita in quanto agisce proprio sulle cause e non soltanto sugli effetti di questo fastidioso disturbo. La natura offre un’ampia scelta di mezzi e tra questi le erbe medicinali costituiscono quelli che presentano in questo campo i migliori indici di efficacia ed innocuità. Gli integratori naturali in grado di contrastare il progressivo peggioramento della cellulite agli arti inferiori sono numerosi. Tra questi si annoverano il Pungitopo, l’Amamelide, l’Ippocastano, la Centella, il Cardo mariano, la Vite rossa, il Cipresso, il Pepe d’acqua, la Borsa del pastore, l’Achillea millefoglie. Tutti questi rimedi naturali svolgono sostanzialmente un’azione ricostituente sulla parete dei vasi venosi e linfatici, un’azione antiedemigena sugli spazi intorno ai vasi e infine una azione vasocostrittrice sulle fibre muscolari lisce presenti nella parete venosa. Il grande vantaggio che la terapia naturale, inoltre, concede è quello di poter modulare l’intervento, poiché la grande varietà di rimedi vegetali esistenti consente una scelta ed un’utilizzazione degli stessi mirata e di facile integrazione. Come è noto la cellulite si accompagna spesso alla ritenzione idrica, condizione nella quale i liquidi vengono trattenuti dall’organismo senza essere correttamente drenati dai reni: ciò significa che il sistema linfatico non funzione bene. In questi casi, oltre agli integratori naturali, è consigliabile seguire una dieta drenante caratterizzata da un consumo moderato degli alimenti che favoriscono la ritenzione idrica come le bevande alcoliche, il caffè, il tè, il karkadè e le bevande che contengono sostanze simili alla caffeina come la cola, oltre al sale e ai cibi che ne sono ricchi, come salumi e formaggi stagionati. Inoltre, per contrastare l’insorgenza della ritenzione idrica è buona norma consumare 3 frutti e 2 porzioni di verdura al giorno per assumere sali minerali e vitamine antiossidanti che combattono i radicali liberi. La dieta, naturalmente, va sempre personalizzata in base al peso, alla statura, all’età, al sesso di appartenenza e al metabolismo basale di ciascun soggetto.
Studio di cure naturali
Professor Luca Mario PITROLO GENTILE
Medico Dietologo e Nutrizionista
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